Caratterizzazione degli atti notarili del consorzio della donna (XV secolo) conservati presso l’archivio di stato di Cremona: un approccio multianalitico non invasivo

Autore: Isola M. ; Tipologia: tesi di Laurea Magistrale in Scienze per la Conservazione e il Restauro

Licenza: CreativeCommons CC BY-NC-ND 3.0 ; Anno: 2015; Lingua: italiano

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Abstract
Le preziose pergamene miniate del XV secolo afferenti al Consorzio della Donna, associazione a scopo solidaristico istituita nel 1334 e conservate presso l’Archivio di Stato di Cremona, riportano le concessioni da parte dei sovrani Visconti e Sforza di privilegi fiscali e immunità all’istituzione elemosiniera cremonese. Negli anni 2008 e 2009 le pergamene vennero mostrate all’interno di un percorso espositivo dal titolo “Cremona caritativa e previdente” a seguito del quale si svilupparono più approfondite ricerche storiche e documentali [1]. Le pergamene sono state studiate nel passato solamente dal punto di vista storico, archivistico [2], artistico [3] ed, ragione per la quale, in accordo con la Direttrice dell’Archivio di Stato, dott.a Angela Bellardi, si è deciso di approfondire la conoscenza delle opere anche attraverso lo studio dei materiali e delle tecniche esecutive, nell’ottica di una definizione del loro stato conservativo ed in previsione di una loro prossima esposizione assieme ad altri atti notarili del XV secolo. Particolare attenzione è stata rivolta alla misura del microclima al fine di garantire una corretta conservazione delle opere all’interno dell’Archivio di Stato di Cremona. Le analisi sono state svolte grazie alla collaborazione del Laboratorio di Diagnostica applicata ai Beni Culturali Cr.Forma di Cremona. Cr.Forma – Azienda Speciale della Provincia di Cremona vanta un'esperienza più che trentennale che ha permesso di formare numerosi ed affermati “Tecnici del restauro di beni culturali” operanti in Italia ed all'estero, tanto da costituire una vera e propria “Scuola di restauro” e con essa una tradizione riconosciuta. La bellezza, la complessità e la ricchezza dei materiali, ha richiesto l’impiego di diverse tipologie di analisi chimico – fisiche non invasive, sia elementari che molecolari (SMO, FT-IR, Raman, XRF) per caratterizzare la composizione dei supporti pergamenacei e cartacei, degli inchiostri, delle dorature e delle miniature. Le tecniche fotografiche, in particolare le tecniche d’imaging (scansione, luminescenza UV, riflettografia IR e IR in falso colore), hanno consentito di documentare per la prima volta in alta risoluzione le pergamene miniate apportando nuove e più approfondite conoscenze in merito alle tecniche esecutive. Questo complesso percorso multidisciplinare finalizzato ad una maggiore conoscenza delle pergamene miniate del XV secolo, tornante cruciale tra Medioevo e Rinascimento, rappresentative del gusto e della committenza di un epoca,potrà fornire utili chiavi di lettura per la comprensione dei fenomeni storici, degli sviluppi artistici in rapporto ai mutamenti sociali e ai cambi di regime [6].
 

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Caratterizzazione degli atti notarili del consorzio della donna (XV secolo) conservati presso l’archivio di stato di Cremona: un approccio multianalitico non invasivo

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