Macrofotografia in luce ultravioletta di esemplari fossili del Museo di Storia Naturale di Milano

Autore: Laura Maria Crippa ; Tipologia: Tesi di Laurea Specialistica in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali, Università degli Studi di Milano

Licenza: CreativeCommons CC BY-NC-ND 3.0 ;  Anno: 2017;  Lingua: italiano 

Download pdf (33.749 Kb)                                                    Data di pubblicazione on-line: 17/12/2018

Abstract

Questo lavoro di tesi parte dalla considerazione che l’esame in luce visibile dei fossili è in molti casi integrabile con altre tecniche di illuminazione o imaging, in particolare per quanto riguarda la
documentazione fotografica. Questa può risultare assai utile nell’implementazione della comunicazione fra specialisti. Nel caso dello studio di fossili da Konservatt–Lagerstätten, la documentazione fotografica che accompagna gli articoli descrittivi è in molti casi inadeguata e limitata alla fotografia in luce naturale, rendendo difficili l’interpretazione degli esemplari da parte del lettore ed il confronto dell’immagine con il testo. A questo scopo, da molto tempo sono state sviluppate tecniche di ripresa che sfruttano fonti di luce diverse da quella visibile (raggi ultravioletti e luce polarizzata) e tecniche di imaging basate sulle più moderne tecnologie.
Recentemente presso il Museo di Storia Naturale di Milano è stata utilizzata una tecnica di ripresa
fotografica che sfrutta il fenomeno dell’autofluorescenza ai raggi UV; questa tecnica è stata applicata per la prima volta a dei fossili del Cretacico del Libano, dando buoni risultati. Pertanto si è ritenuto opportuno implementare la tecnica sia per quanto riguarda la strumentazione (obiettivi, fonti di illuminazione), sia per una sperimentazione su una più ampia gamma di fossili di varia età geologica e provenienza. Con questo lavoro si è inteso fissare alcuni punti fermi riguardo alle apparecchiature e alle tecniche di ripresa, sottolineare le misure per operare in sicurezza con i raggi UV, e testare la tecnica su una varietà di esemplari fossili provenienti da giacimenti di tutto il mondo, di età compresa fra il Cambriano e il Pleistocene, facenti parte delle collezioni paleontologiche del Museo di Storia Naturale di Milano. I diversi scopi di utilizzo della fotografia digitale ai raggi UV possono necessitare di apparecchiature accessorie come microscopi o filtri, fotocamere professionali, fonti di luce adatte. In questo lavoro si tratterà l’argomento unicamente in relazione alla necessità di ottenere una documentazione fotografica di macrofossili per avere immagini di buona qualità da utilizzare per pubblicazioni scientifiche o divulgative, con apparecchiature di base e costi contenuti, alla portata di ogni ricercatore nel campo della
paleontologia.

 


 

APRI FILE

Informazioni aggiuntive